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Educazione alla Legalità

Le regole della vita sociale, i valori della democrazia, i diritti di cittadinanza per la diffusione di una cultura dei valori civili.
 
Nel nostro paese, l’esigenza di rafforzare la cultura della legalità si è sviluppata all’inizio degli anni ‘90, quando i gravi eventi di quegli anni (le stragi di Capaci e via D’Amelio, gli attentati di Milano, Firenze, Roma) accrebbero la percezione di una minaccia al sistema democratico e indussero un nuovo impulso alla promozione di un’estesa azione educativa di contrasto a fenomeni, come quello mafioso, permeati della cultura della prevaricazione e della violenza.
In quegli anni l’educazione alla legalità fu introdotta formalmente nelle scuole (circolare n. 302/93 del Ministero della Pubblica Istruzione) con l’obiettivo dichiarato di elaborare e diffondere un’autentica cultura dei valori civili a partire dalla consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza, non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette.
 
L’urgenze di promuovere una più forte coscienza civile, democratica e solidale, è stata percepita soprattutto dalle istanze democratiche della società civile che si sono impegnate nella costruzione di una moltitudine di progetti avviati nel nostro territorio con l’obbiettivo di promuovere la pratica della legalità, di imparare a rispettare i diritti dell’altro, di insegnare a riconoscere diritti e doveri, diffondendo il rispetto dell’altro, delle regole e delle leggi nei diversi contesti urbani e all’interno delle comunità scolastiche.
 
Laboratori di educazione alla convivenza civile nelle scuole
Da quasi 10 anni nelle scuole elementari e medie del Comune di Firenze si tengono laboratori di educazione alla convivenza civile, successivamente avviati a partire dal 2006 anche negli Istituti Superiori.
Questa proposta è nata a partire dal presupposto che piccole (ma, ha senso definirle tali?) azioni incivili possano degenerare in comportamenti illegali, mentre, al contrario, piccole azioni civili siano in grado di generare trasformazioni sensibili così da sentirci efficaci in ciò che facciamo e così da sentire che questo è utile al benessere sociale (oltre che individuale).
Riflettere insieme sui comportamenti che caratterizzano quotidianamente le nostre relazioni sociali e su quali, tra questi, promuovono l’incontro con gli altri, la civile convivenza, il rispetto delle regole; è come esercitare un’arte...“attività umana basata sull’abilità individuale, sullo studio, sull’esperienza e su un complesso specifico di regole”; è educazione al pensiero critico, alla partecipazione, alle esplorazioni di mondi, alla curiosità, alla protezione dei diritti e dei doveri di cittadinanza.
 
La Carovana Antimafia
Un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe che toccano tutte le Regioni d’Italia con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, per la sicurezza sul lavoro e contro qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione ed incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all’animazione per i più piccoli.
 
Liberarci dalle Spine
Ogni anno vengono organizzati campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia.
L’esperienza formativo/lavorativa destinata ai ragazzi ed alle ragazze delle scuole secondarie, dà loro la possibilità di partecipare attivamente alla vita della Cooperativa sociale “Lavoro e non solo”, che nei territori comunali di Corleone, Monreale, Roccamena e Canicattì gestisce alcuni appezzamenti confiscati alla mafia.
La partecipazione attiva alla vita della cooperativa determina diversi impegni nel corso della giornata, spaziando dal lavoro diretto sui terreni, ai laboratori ed agli incontri di educazione alla legalità democratica.
Il protagonismo dei volontari contribuisce alle attività di animazione territoriale, fondamentali per il potenziamento delle relazioni e della rete sul territorio.
L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro paese dimostrando che in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona.
 

 

MATERIALI E DOCUMENTI


ASSOCIAZIONI E GRUPPI